Il Mondo del Lavoro è un altro mondo. Non è quello in cui vivi tu. Non è quello in cui hai giocato da bambino, studiato da ragazzo, né quello in cui ti sei innamorato, né quello in cui hai visto il concerto dei Bluvertigo. Proprio no.

Il Mondo del Lavoro è un mondo lontano lontano. Tutti ne vagheggiano, da questo mondo, ma sempre a sproposito, visto che nessuno ne sa niente.

Un altro grande mistero è, di conseguenza, come arrivarci. Ci saranno delle astronavi particolari? E ci si potrà prenotare un posto in qualche modo, anche nel vano-bagagli? E parlando con chi? Da dove si parte, per andare nel Mondo del Lavoro? Quanto tempo si può stare? E serve una tutona tipo astronauta per camminarci sopra, o si respira aria come qui, nel nostro Mondo del Non-Lavoro?

Ma la domanda potrebbe anche essere, più semplicemente: perché di 201 Stati esistenti al mondo (compresi quelli riconosciuti internazionalmente da quattro gatti, tipo l’Abcasia e la Transnistria), l’Italia è l’unico in cui il lavoro, sul quale la nostra repubblica si fonda, si trova in un altro mondo?

Foto presa da glialieni.wordpress.com