Anni fa un gruppo punk hardcore di Ascoli, gli Affluente, grugniva una canzone intitolata proprio così: Donna, para il culo. Veramente.

Siccome gli americani hanno saputo che dei marchigiani non si butta niente (io sono fermano, lo posso ben dire), hanno preso la questione molto seriamente. Ed ora tutte le ragazze à la page che non vogliono rinunciare ad essere alla moda ma, al tempo stesso, desiderano concedere il loro culo ad una clientela selezionata, possono acquistare, per qualche decina di dollari e gli immancabili 99 centesimi, un fantastico adesivo da natica. In pratica è un triangolino di stoffa, che ha la funzione di celare il limitare superiore delle terga delle fanciulle che indossano pantaloni a vita bassa agli sguardi dei maschi allupati.

È carino, bisogna dirlo. E la delicatezza della funzione che svolge è alleggerita dall’immancabile umorismo d’oltreatlantico. Per le pudiche monachine c’è l’adesivo ‘one way’ (che le stitiche applicano, con grande autoironia, al contrario), mentre per le sbarazzine tutto pepe c’è quello con scritto ‘cucù’. Il modello deluxe, che riporta la dicitura in paillettes ‘break seal gently’, è molto amato dai papà ma costicchia, e comunque, nel disclaimer contenuto nella confezione, è specificato come il prodotto non garantisca assolutamente nulla. Insomma, ce n’è un po’ per tutti i gusti.

Avevo già parlato di certe pratiche di bellezza estreme in un post di qualche tempo fa, e non avevo nascosto il mio entusiasmo per quest’epoca di autentica sintesi tra estetica ed etica. Ora, con l’adesivo da chiappa, finalmente un cerchio si chiude. Un culo, pardon.

Adesivo per muliebri terga