Insomma, vado a questo colloquio di lavoro.

Mi accomodo, e il capo mi spiega che cerca gente motivata, proattiva (che però non so che vuol dire), con spirito di iniziativa, che non abbia paura di tirare tardi al lavoro, seria, preparata, sveglia, con esperienza minimo tre anni nel settore o settori simili, capace di lavorare in gruppo ma anche indipendente, azienda contemporaneamente leader del settore e anche in rapida espansione, a testimoniarne la prorompente vitalità, ambiente altamente motivante, giovane, dinamico.

Wow, gli rispondo. Un’azienda seria.

Bravo, fa lui. Bella pacca sulla spalla. Quando potresti cominciare?

Be’, ma deve essermi sfuggito un particolare: che contratto offrite?

Tranquillo, fa lui. Altra pacca sulla spalla, ammiccatina.

Ritento: ok, sì, sto tranquillo, ma qual è la paga?

Tranquillo. Su quello stai proprio tranquillo.

Ma…

Fidati. Tranquillo. Lunedì alle 8. Ma pure qualcosa prima.

Ci sarò. Tranquillo.